Nel mese di Marzo 2011
ho trovato per terra un frutto troppo acerbo,
un frutto non del nostro pianeta,
un frutto sicuramente proveniente dall’universo,
esso non è come tutti gli altri
e la sua maturazione è molto pigra,
pigramente parlando.
A vederlo,
non credevo,
ai miei occhi,
pungente era,
con aculei lunghi e perforanti,
a volte retrattili
ma sempre pronti a conficcarsi
nella mia mano.
Verde scuro,
brutto,
come se fosse passato un tornado
o fosse uscito
dalle viscere di un pianeta senza vita.
L’ho posato in una cesta,
trattandolo con cura,
adagiandolo sulla paglia colorata
con i colori del cuore,
l’ho ricoperto con i sentimenti più puri,
ogni giorno scosto la paglia e lo intravvedo,
esso è passato da verde scuro
ad un colore più chiaro
non tiene più quegli orribili aculei
ma ancora non è maturo
diciamo che essendo a fine Ottobre
è alla metà dalla completa maturazione.
Non vedo l’ora che esso divenga policromatico
e arrivi a completa maturazione,
non so quanto tempo ancora dovrò aspettare
essendo esso un frutto
proveniente da un altro pianeta,
non vedo l’ora
che arrivi l’ora per poterlo gustare
anche perché nel frattempo
avrà sicuramente raccolto in se
tutte le cose buone
che gli avrò donato in questo lasso di tempo.