Malattia

 

 

Poi diventasti

una vera malattia:

i miei occhi si arrossavano

non delle attese

lacrime di gioia

ma dei veleni

del tuo non esser mio.

Il mio cuore palpitava

non del fremito

di poterti rivedere

ma del timore

di perderti per sempre.

Il mio corpo era fiaccato

da un'indicibile mollezza

non della soddisfatta

voglia di te

ma della consapevole certezza

di non poterti appartenere.