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Dal 17 al 19 Aprile, si terrà a Siracusa il G8 Ambiente.
I ministri dell' ambiente degli otto paesi più industrializzati del mondo si riuniranno per discutere (o meglio dire decidere), a proposito di fonti alternative di energia e risparmio energetico.
Ovviamente metteranno in discussione il loro punto di vista, e saranno sempre loro a decidere cosa è meglio per la nostra Terra.
Come è accaduto in passato, il summit sarà occasione per tutti questi Paesi di coprire interessi personali e non, e chi si ritroverà a parlare attorno quel tavolo sarà la solita gente che si circonda di esperti e premi nobel, ma che vive l' ambiente solo sulla carta.
Mentre taglia fuori chi l' ambiente lo protegge e lotta affinché non si verificano scempi.
Ancora una volta, quello che conterà di più sarà il pensiero di chi si occupa di esso solo per un incarico (scaduto il mandato svanirà anche l' interesse) piuttosto di chi dell'ambiente ha una certa dipendenza, e fa in modo, anche con pochi mezzi, di migliorarne le condizioni. 
Siracusa da più di 30 anni ha ai piedi il Triangolo della morte Augusta- Priolo - Melilli.
La ministra, che rappresenterà l'Italia al Tavolo degli 8 stati, (la signora Stefania Prestigiacomo), ha molti interessi da queste parti, e da qui si può capire perchè abbiano scelto proprio la Sicilia.
Pochi sanno che la ministra, continua a mantenere il 21,5 per cento del capitale sociale della Fincoe S.R.L, azienda di Casalecchio sul Reno (Bologna), con interessi nel ramo della plastica. Soci della Fincoe sono anche la sorella e il padre, insieme detengono la maggioranza della holding i cui interessi sono concentrati soprattutto in Sicilia. La società ha in portafoglio il 99 per cento della Coemi spa, società che opera a Priolo Gargallo, appunto nel petrolchimico. A sua volta la Coemi controlla, attraverso una quota pari al 59,1 per cento la Vetroresina engineering development (Ved) sempre a Priolo. Il 22,5 per cento della Ved risultava poi di proprietà del gruppo Sarplast spa il cui 6,29 per cento è riconducibile a Giuseppe Prestigiacomo.
La Sarplast è fallita nel 1997: nell’azienda si verificarono alcuni incidenti e casi di malattia denunciati dai dipendenti. Alcuni operai ebbero figli con malformazioni congenite, altri lavoratori dopo anni si ritrovarono polveri nei polmoni. La procura di Siracusa aprì un’inchiesta per lesioni colpose mentre la polizia rilevò nelle aziende dei Prestigiacomo una serie di violazioni tra cui pendenze con il fisco per circa tre milioni di euro nel giro di tre anni (fonte "Il manifesto" del 17 ottobre 2008 ).
Ci pensate? Un ministro all' ambiente!!

A questo punto avanzo una proposta al nostro Ministro. Il summit, invece di farlo al Castello Maniace, perchè non lo fa un po' più a nord di Siracusa, nel centro del triangolo della morte?
O potrebbe essere troppo assurdo fare vedere come è pulito il mare di Priolo o Melilli???
Trovo assurdo che siano 8 Grandi Inquinatori Mondiali a sedersi per discutere di eco-sostenibilità, e che gente che ha interessi col petrolio si occupi di ambiente. Noi con la nostra rappresentante siamo già un cattivo esempio.

L'ambiente siamo noi, noi siamo la gente che lo vive veramente. Noi dovremmo decidere come vivere il futuro.

Francesco Di Martino ex componente Movimento di Base No Triv Noto

dimartino_francesco@libero.it

 

 From 17 to April 19, Syracuse will be held to the G8 Ambiente.
The ministers of the environment of the eight more countries industrialized of the world will gather him to discuss (or better saying to decide), speaking of alternative sources of energy and energetic saving.
Obviously they will put in discussion their point of view, and they will be always them to decide what for our Earth is better.
As you/he/she is happened in past, the summit will be occasion for all these Countries to cover personal affairs and not, and who will find again to speak around that table it will be the usual people that are surrounded of experts and prizes nobel, but that the alone environment lives on the paper.
While it is cutting out who the environment protects him/it and struggle so that don't occur foolish.
Once more, what will count more will be the thought of whom deals only with it for a charge (expired the order it will also fade away the interest) rather of whom some environment has a certain dependence, and ago in way, also with few means, to improve its conditions.
Syracuse from more than 30 years it has to the feet the Triangle of the August death - Priolo - Melilli.
The minister, that will represent Italy to the Table of the 8 states, (Mrs Stefania Prestigiacomo), it has many affairs from these parts, and from here you/he/she can be understood because has chosen really Sicily.
Little know that the minister, continuous to maintain the 21,5 percent of the social capital of the Fincoe S.R.L, firm of Casalecchio on the Rhine (Bologna), with affairs in the branch of the plastics. Partners of the Fincoe are also his/her sister and his/her father, together they hold the majority of the holding whose affairs are assembled especially in Sicily. The society has in portfolio the 99 percent of the Coemi spa, society that operates to Priolo Gargallo, note in the petrochemical one. In turn the Coemi checks, through a quota equal to the 59,1 percent the Vetroresina engineering development (Ved) always to Priolo. The 22,5 percent of the Ved resulted then of ownership of the group Sarplast spa whose 6,29 percent is referable to Joseph Prestigiacomo.
The Sarplast is bankrupt in 1997: in the firm they occurred some accidents and cases of illness reported by the employees. Some workers had children with congenital malformations, other workers after years dusts were found again in the bellows. The proxy in Syracuse opened an investigation for without malice aforethought lesions while the police said in the firms of the Prestigiacomos a series of violations among which inclinations with the revenue for around three million of European in the three year-old turn (source "The manifesto" of October 17 th 2008).
Do you think it? A minister to the environment!!
To this point leftover a proposal to our Minister. The summit, instead of doing him/it to the Castle Maniace, because it doesn't do him/it some more to north in Syracuse, in the center of the triangle of the death?
Or could you/he/she be absurdity to make to see too much how it is clean the sea of Priolo or Melilli???
I find absurd that is 8 Great Inquinatori Mondiali to take a seat for discussing of echo-sustainability, and that people that have affairs with the oil deal him with environment. We with our representative am already a bad example.
The environment we are us, we am the people that the alive ones really. We should decide whether to live the future.
Francesco Di Martino ex component Movement of Base No Triv Noto
dimartino_francesco@libero.it

 
 

COMUNICATO 24 SETTEMBRE 2008

E’ stata deposita, in data 22 settembre 2008,  presso il Tar di Catania, la relazione conclusiva sottoscritta dall’equipe di esperti, incaricati da quel Tribunale Amministrativo, di fare chiarezza sulla questione sollevata dal Comune di Vittoria in merito alle ricerche di  idrocarburi gassosi effettuate della Panther Gas.

Tale consulenza d’ufficio, in riferimento alla realizzazione del pozzo Gallo Sud, nel territorio di Ragusa, pone, finalmente, una chiara interpretazione della questione analizzando, in oltre 100 pagine, tutti gli aspetti tecnici che si sono, fino ad ora, prospettati e suggerendo interventi futuri.

Uno dei principali temi del contendere è stata la “vulnerabilità” della falda acquifera presente nelle vicinanze del pozzo GalloSud ed il conseguente rischio di inquinamento.

La Panther ha sempre sostenuto di avere un’approfondita conoscenza di tale rischio che, tuttavia, è stato sempre del tutto scongiurato grazie all’applicazione di determinati accorgimenti tecnici e di precise precauzioni.

La relazione dei periti nominati dal TAR, perviene, così, all’affermazione secondo cui appunto : “la tecnica di perforazione proposta da Panther è di tipo standard, scelta dovuta alla maggiore confidenza dell’attività” poiché, come ha sempre sostenuto la società, in decenni di attività di perforazione nel territorio ragusano, mai si sono verificate problematiche di inquinamento della falda idrica .

I tecnici della commissione sostengono, quindi, che “ il rischio di un suo inquinamento esiste, anche se è un rischio non quantificabile” – tuttavia aggiungono-  con determinati accorgimenti  “un controllo attento delle attività è in grado di scongiurarlo o minimizzarlo, come in tutte le attività similari” .

Per dare maggiore forza a questo argomento la commissione entra nel merito dando alcuni suggerimenti per gli eventuali accorgimenti e precauzioni applicabili durante l’attività.

Alcuni di questi, i più importanti, sono già previsti dal progetto della Panther, come l’utilizzo di acqua e bentonite, il monitoraggio dei fanghi, dei cementi e dei reflui mentre altre soluzioni integrative proposte, utili al maggiore monitoraggio della falda, sono considerate dalla Panther di facile e quindi di immediata attuazione proprio nell’intento di dimostrare, a qualunque livello, l’estrema attenzione con la quale la società ha operato sul territorio e la disponibilità ad aumentare il livello di attenzione-protezione dell’Ambiente.  

Infine si ritiene importante evidenziare che le conclusioni della consulenza tecnica d’ufficio, in nessuna parte, hanno rilevato  la necessità di intervento del Comune di Vittoria nella procedura di VIA                   ( Valutazione di impatto ambientale) così come invece ha sostenuto il Comune per mesi e che la già nota vulnerabilità è intesa dell’intera falda acquifera , presente in tutto il territorio ragusano, e non - nello specifico- della sorgente  Sciannacapurali, per la quale i CTU affermano :”che allo stato attuale delle conoscenze e dei dati disponibili non si evince se tale situazione – di paventata influenza negativa del pozzo-  sia realmente verificabile”.

Le risultanze dei CTU  vengono quindi considerate positive dalla Panther sia in riferimento alla tematica secondo cui il Comune di Vittoria non era fra gli enti interessati dalla procedura di VIA  e, soprattutto, in riferimento alla vulnerabilità dell’acquifero  considerato comunque un rischio non quantificabile ma superabile con l’attuazione di accorgimenti tecnici già abituali e di facile attuazione ; a fronte, invece, di un grave danno economico dell’ordine di milioni di euro causato alla Panther dall’interruzione delle operazioni . Un “gravissimo pregiudizio economico” già riconosciuto dal C.G.A. di Palermo che, come si legge nel provvedimento,  “Accoglie in parte” il ricorso della Panther individuando come “strumento idoneo , l’imposizione – al Comune di Vittoria- di una cauzione di 3 milioni di euro cui subordinare l’efficacia della misura cautelare concessa”   .

La Panther, coerentemente a quanto da sempre sostenuto, conferma la sua capacità di  individuare ed applicare tutte le tecnologie necessarie, peraltro già provate da decenni di applicazioni similari nel territorio,  ed ogni precauzione possibile al fine scongiurare ogni pericolo di inquinamento.

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Panther Eureka S.r.l. Via G.Deledda 50 – 97100 Ragusa- tel.0932251892 – Fax. 0932259514

 
 
 

ULTIM'ORA

Il TAR ha accolto le motivazioni addotte dal Comune di VITTORIA per  la questione delle trivellazioni gas/petrolifere  che vogliono fare  in contrada Sciannacaporale (dove vi sono le sorgenti   d' acqua che servono il Comune). Si tratta della stessa società, la Panther,  che vuole perforare ad 1 Km. in linea d' aria da Noto  in contrada Zisola  (in arabo Zisola significa  "La Splendida ")  e dove una importante ditta vinicola toscana produce l' ottimo Nero d' Avola che porta il nome ZISOLA.

Sono state molto utili le  nostre documentazioni fornite al sindaco di Vittoria.

Dopo Noto anche a Vittoria  la potente multinazionale è stata bloccata, nonostante che la Regione Siciliana non abbia  emesso alcun provvedimento di revoca, anche se promesso  a suo tempo da Cuffaro.
La Panther però non demorde ed ha inoltrato ricorso, contro la sentenza del TAR,  al C G A (Consiglio di Giustizia Amministrativa).  
 

ANCORA UNA VITTORIA CONTRO LE PERFORAZIONI DELLA PANTHER 

      Il Consiglio di Giustizia Amministrativa(C.G.A.) per la Regione Siciliana, decidendo sull´impugnazione proposta dalla Panther Eureka contro la sospensione delle operazioni di perforazione a Serra Grande, ha confermato la misura cautelare disposta dal Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.). Il giudice di secondo grado ha dunque riconosciuto le esigenze cautelari che hanno determinato lo stop ai lavori di perforazione. Si tratta di una nuova risposta positiva. Il C. G. A. ha confermato per intero la decisione del T.A.R.  Registriamo che sono state respinte, o smentite, le tesi della Panther su: incompetenza, inesistenza di diritti del Comune sulla sorgente, mancanza di autorizzazioni, illegittimità della pronuncia del T.A.R. 

 
 

Assemblea, cibo, musica, concerti, proiezioni e tanto altro per ribadire il NO alle trivellazioni!

Sabato 3 Novembre / Prospettivadue – Rosolini:
NO TRIV FEST - benefit per movimento di base notriv



 

http://movnotriv.splinder.com


www.myspace.com/prospettivadue

 

 
 
Vi ricordiamo che Sabato 6 Ottobre dalle ore 9.30 in poi, in piazza San Giovanni a Ragusa, si terrà un presidio contro le trivellazioni in Sicilia.

Cogliamo l'occasione per invitarvi a scendere in piazza senza bandiere e simboli di partiti politici e/o sindacali.

Vi preghiamo di diffondere la notizia con tutti i mezzi che avete a vostra disposizione: forum, guestbook, articoli di giornale, mailing list, volantini, striscioni, manifesti, porta a porta... e quant'altro!

La lotta continua...

 

  

MANIFESTIAMO CONTRO LE TRIVELLAZIONI


La sentenza del T.A.R. che da il via libera alla Panther Eureka, dopo il colpevole silenzio della Regione sulla necessità della valutazione di impatto ambientale, non ci coglie di sorpresa né tanto meno rassegnati. Poca fiducia godiamo nelle istituzioni, che sono lì apposta per difendere gli interessi dei potenti, né ci saremmo aspettati che un organo burocratico, di qualsiasi natura esso sia, avesse spostato l’asse della bilancia a favore dei No-Triv. La decisione del T.A.R. dunque fa il paio con quelle prese a suo tempo  dalla regione siciliana guidata da Cuffaro.
E’ di un paio di settimane fa la notizia, fatta circolare dal Presidente della Regione, del
varo di una legge che vieti le trivellazioni in tutto il Val di Noto.
Ma dopo bluff mediatici e silenzi complici da parte del governo siciliano, non crediamo per niente  in questa legge salva-faccia e allunga-brodo, anche perché sappiamo che il solo strumento decisivo a loro disposizione per risolvere la questione, è la revoca totale dei permessi di ricerca.
Finché non ci sarà una risposta forte e piena di dignità da parte della gente comune, della cosiddetta società civile, a difesa del territorio , le uniche pressioni che la nostra amministrazione regionale prenderà in considerazione saranno quelle dell'Unesco, che minaccia  l’esclusione del Val di Noto dai siti patrimonio dell’umanità. Con tutto il rispetto, non abbiamo bisogno che sia l'Unesco a dirci quanto vale la nostra terra, e la sua difesa non può continuare ad essere lasciata al dialogo fra le sole istituzioni ed organi similari, anche e soprattutto perchè questo tipo di dialogo non fa che alimentare un sistema, il sistema, che i problemi li crea. La lotta per l'auto-determinazione di un territorio non può essere delegata, tanto meno a chi ha priorità diverse dalla gente che quel territorio lo vive realmente, ogni giorno e senza nessun mandato.
Facciamo quindi appello a tutti coloro che hanno a cuore le sorti di questa Terra, affinché la nostra risposta sia da subito chiara e decisa, invitandovi a scendere in piazza e mobilitarci contro questa vergogna!


SABATO 6 OTTOBRE PRESIDIO A RAGUSA PRESSO PIAZZA SAN GIOVANNI DALLE ORE 9.30

 


Promuovono la manifestazione:


Movimento di Base Notriv
movnotriv@libero.it

 

Comitato contro gli sprechi e le devastazioni - Ragusa

 

Anti-triv
antitriv@libero.it

 

 

sito di riferimento:
http://movnotriv.splinder.com

 

 
 

MANIFESTIAMO CONTO LE TRIVELLAZIONI

 

 

La sentenza del T.A.R. che da il via libera alla Panther Eureka, dopo il colpevole silenzio della Regione sulla necessità della valutazione di impatto ambientale, non ci coglie di sorpresa né tanto meno rassegnati. Poca fiducia godiamo nelle istituzioni, che sono lì apposta per difendere gli interessi dei potenti, né ci saremmo aspettati che un organo burocratico, di qualsiasi natura esso sia, avesse spostato l’asse della bilancia a favore dei No-Triv. La decisione del T.A.R. dunque fa il paio con quelle prese a suo tempo  dalla regione siciliana guidata da Cuffaro.

E’ di un paio di settimane fa la notizia, fatta circolare dal Presidente della Regione, del varo di una legge che vieti le trivellazioni in tutto il Val di Noto.

Ma dopo bluff mediatici e silenzi complici da parte del governo siciliano, non crediamo per niente  in questa legge salva-faccia e allunga-brodo, anche perché sappiamo che il solo strumento decisivo a loro disposizione per risolvere la questione, è la revoca totale dei permessi di ricerca.

Finché non ci sarà una risposta forte e piena di dignità da parte della gente comune, della cosiddetta società civile, a difesa del territorio, le uniche pressioni che la nostra amministrazione regionale prenderà in considerazione saranno quelle dell'Unesco, che minaccia  l’esclusione del Val di Noto dai siti patrimonio dell’umanità. Con tutto il rispetto, non abbiamo bisogno che sia l'Unesco a dirci quanto vale la nostra terra, e la sua difesa non può continuare ad essere lasciata al dialogo fra le sole istituzioni ed organi similari, anche e soprattutto perchè questo tipo di dialogo non fa che alimentare un sistema, il sistema, che i problemi li crea.

La lotta per l'auto-determinazione di un territorio non può essere delegata, tanto meno a chi ha priorità diverse dalla gente che quel territorio lo vive realmente, ogni giorno e senza nessun mandato.

Facciamo quindi appello a tutti coloro che hanno a cuore le sorti di questa Terra, affinché la nostra risposta sia da subito chiara e decisa, invitandovi a scendere in piazza e mobilitarci contro questa vergogna!

 

 

SABATO 6 OTTOBRE PRESIDIO A RAGUSA PRESSO PIAZZA SAN GIOVANNI DALLE ORE 9.30

 

 

Promuovono la manifestazione:

 

Movimento di Base Notriv

movnotriv@libero.it

 

Comitato contro gli sprechi e le devastazioni - Ragusa

Anti-triv

antitriv@libero.it

 

 
 

"Val di Noto è di tutti e non dei petrolieri e degli speculatori"


Sabato 22 settembre 2007 si terrà a Noto una manifestazione regionale
contro le trivellazioni gas petrolifere nel Val di Noto promossa dalla
CGIL - FLAI.
Il raduno dei manifestanti è previsto per le 9,30 in Piazza
Teatro per proseguire, alle ore 11, verso c.da Zisola.
La nostra Associazione, già facente parte del comitato contro le trivellazioni,
ha aderito alla manifestazione e si impegna alla sensibilizzazione
della cittadinanza per una partecipazione significativa alla giornata
di protesta contro una gestione incettabile del territorio.

 

 
 

COMUNICATO STAMPA

 

La recente sentenza del TAR che da il via libera alla Panther Eureka, dopo il colpevole silenzio della Regione sulla necessità della valutazione di impatto ambientale, non ci coglie di sorpresa né tanto meno rassegnati. Poca fiducia godiamo nelle istituzioni, che sono lì apposta per difendere gli interessi dei potenti, né ci saremmo aspettati che un organo burocratico, di qualsiasi natura esso sia, avesse spostato l’asse della bilancia a favore dei No-Triv. La decisione del TAR dunque fa il paio con quelle prese a suo tempo  dalla regione siciliana guidata da Cuffaro.

E’ proprio di questi giorni la notizia, fatta circolare dal Presidente della Regione, dell’imminente

varo di una legge che vieti le trivellazioni in tutto il Val di Noto.

Ma dopo bluff mediatici e silenzi complici da parte del governo siciliano, non crediamo per niente  in questa legge salva-faccia e allunga-brodo, anche perché sappiamo che il solo strumento decisivo a loro disposizione per risolvere la questione, è la revoca totale dei permessi di ricerca.

Finché non ci sarà una risposta forte e piena di dignità da parte della gente comune, della cosiddetta società civile, a difesa del territorio, le uniche pressioni che la nostra amministrazione regionale prenderà in considerazione saranno quelle dell'Unesco, che minaccia  l’esclusione del Val di Noto dai siti patrimonio dell’umanità. Con tutto il rispetto, non abbiamo bisogno che sia l'Unesco a dirci quanto vale la nostra terra, e la sua difesa non può continuare ad essere lasciata al dialogo fra le sole istituzioni ed organi similari, anche e soprattutto perchè questo tipo di dialogo non fa che alimentare un sistema, il sistema, che i problemi li crea.

 La lotta per l'auto-determinazione di un territorio non può essere delegata, tanto meno a chi ha priorità diverse dalla gente che quel territorio lo vive realmente, ogni giorno e senza nessun mandato.

Facciamo quindi appello a tutti coloro che hanno a cuore le sorti di questa Terra, affinché la nostra risposta sia da subito chiara e decisa, perché in pochissimi giorni la situazione potrebbe precipitare, ritrovandoci irrimediabilmente a dover affrontare ruspe e camion della compagnia Texana.

 
 

NO ALLE TRIVELLAZIONI, NO ALLO SFRUTTAMENTO.

 

Molto è stato detto e scritto sulla lotta contro le trivellazioni, dei perché diversi cittadini siciliani hanno intrapreso un percorso di opposizione, alla pretesa di alcuni, tra burocrati della regione siciliana, pescecani del petrolio, con la connivenza trasversale di elementi di partito di destra e di sinistra, di  perforare la nostra Terra.

Della dinamica storica che negli ultimi 2 anni ci ha visti in prima persona a dire no abbiamo speso fiumi di parole e di inchiostro; adesso ci sembra opportuno porre l’accento sul alcuni aspetti che riteniamo doveroso dover affrontare, per poter dare un respiro nuovo ai motivi della nostra opposizione.

Siamo contro le trivellazioni perché se esse passassero, per l’ennesima volta le popolazioni siciliane si troverebbero a dover subire ulteriori devastazioni ambientali; devastazioni che porterebbero dietro di sé alcuni nefasti effetti che noi vogliamo evitare tenacemente.

La loro presenza aumenterebbe gli appetiti di profitto di alcune lobbies, che pur di avere fette di torta da spartire sarebbero disposte a tutto; il pensiero facilmente si proietta agli interessi politico-mafiosi che nella nostra isola sono più forti che mai, ed il loro eventuale intervento creerebbe un ulteriore incancrenimento delle problematiche sociali dei nostri territori.

E’ facile immaginare che la presenza di queste infrastrutture petrolifere farebbero accrescere in modo esponenziale il controllo e la repressione sia poliziesca che militare nelle nostre strade; questo perché la difesa di tutto ciò deve essere garantita  sia dalle istituzioni sia dalle varie realtà politiche che svolgono il loro ruolo di difesa degli interessi di classe.

Vi siete mai chiesti perché l’esercito italiano si trovava proprio a Bassora, in Iraq? Perché lì c’è l’ ENI che sfrutta i giacimenti petroliferi iracheni; questo è un esempio macroscopico di come profitto, economia, repressione e militarismo vanno d’accordo.

Potremmo continuare con altri esempi, ma questo è solo un volantino e non possiamo essere esageratamente prolissi, però per chiudere vorremmo che all’interno di queste tematiche si aprisse un fronte internazionalista, cominciando a considerare che il problema non è solo nostro, ma che riguarda milioni di oppressi e di sfruttati del Sud del Mondo.

Basti pensare alle popolazioni nigeriane che subiscono lo scempio nei loro territori da parte della nostra ENI e che altresì subiscono una pesante repressione politico-militare da parte del loro governo, complice  degli interessi economici del capitalismo italiano.

Alla luce di quanto scritto noi affermiamo che la lotta alle trivellazioni non è solamente un opporsi ad un atto che riteniamo un abuso nei nostri confronti, ma è uno dei molteplici aspetti della lotta contro il capitalismo ed il suo sfruttamento, e contro la concezione autoritaria e oppressiva della società del dominio in cui ancora oggi disgraziatamente ci tocca vivere.

Per tutto questo riteniamo più che mai utile agire in prima persona nella conquista dei nostri diritti e delle nostre libertà, non delegando ad alcuno il nostro protagonismo diretto nella gestione delle lotte, perché la gestione delle lotte deve essere propedeutica alla futura gestione sociale del domani; per questo noi ci siamo costituiti in MOVIMENTO DI BASE, perché è dal basso che auspichiamo ci sia la vittoria delle nostre idee e dei nostri progetti societari, perché è dal basso che possiamo sconfiggere i programmi di dominio e di morte dei potenti.

 

                                                                                                          

Movimento di Base Notriv

http://movnotriv.splinder.com/

movnotriv@libero.it

 

 
 

    Comunicato stampa - movimento di base "Notriv"

       È bastato poco per fare credere all’Italia intera che il pericolo delle trivellazioni nel Val di Noto fosse finito.

     Circa dieci giorni prima della riapertura della cattedrale di Noto, un articolo-appello del famoso scrittore siciliano Camilleri, rilancia il problema della ricerca del petrolio in abito nazionale.

      Contemporaneamente il noto quotidiano La Repubblica riesce in pochi giorni a raccogliere più di 80 mila firme, consegnate,  in seguito,  al primo cittadino di Noto.
     In occasione della Conferenza stampa  che anticipa la riapertura della cattedrale, Totò Cuffaro, sorridente, annuncia che la Panther Oil ha deciso di rinunciare alle concessioni nei siti Unesco e nelle zone di interesse naturalistico - archeologico: abitato di Noto, zona Vendicari e Noto Antica.

      Il giorno seguente su tutti i giornali nazionali appaiono titoli del tipo “Camilleri salva il Val di Noto”.
     In realtà la “rinuncia” riguarda il 10 per cento delle concessioni, corrispondenti a zone in cui, anche prima, non sarebbero potuti intervenire.
     E’ evidente come questa sia una manovra demagogica e fuorviante.

     Da questa vicenda, in cui politici, scrittori e giornalisti assumono apparentemente un ruolo di assoluti protagonisti e risolutori di un problema,  che con grandi difficoltà è venuto a galla a livello nazionale, chi ne esce sconfitto e indebolito è sicuramente il comitato Notriv e le popolazioni locali.

     Il primo, che dopo aver  fatto  troppo affidamento sulle istituzioni e sui loro rappresentanti si è visto venduto dai suoi stessi “alleati”.

     Le seconde, per essere state ancora una volta truffate dai soliti giochi di potere politici ed economici.
     Il 18 Giugno 2007, in occasione della cerimonia di riapertura della Cattedrale di Noto, una parte del comitato ha dato vita ad un’ azione autonoma, contestando vivamente Cuffaro, presidente della Regione anche ai tempi del rilascio dei permessi di ricerca, Granata (ex assessore ai Beni culturali della Giunta Cuffaro e attuale  vice-sindaco di Siracusa ) e Valvo (sindaco di Noto); quest’ultimi due, annunciando in conferenza stampa la “vittoria” ottenuta, hanno poi dichiarato superate le istanze del comitato No-triv, definendo <<rompipalle>> (Valvo),  chi ha ancora il coraggio di dire le cose come in realtà stanno.

     Siamo convinti che per contrastare  i signori del petrolio servano la mobilitazione dal basso e il  coinvolgimento sociale; abbiamo  così costituito un nuovo  gruppo, aperto a tutti quelli che vogliono lottare con noi per questa causa e che non vogliono sentirsi presi in giro dai politici e dai media.

Movimento di base “Notriv”
http://movnotriv.splinder.com/
movnotriv@libero.it

 

INVITO E COMUNICATO STAMPA del 7/12/2006

                                                 

PRESENTAZIONE DEL FILM-INCHIESTA CONTRO LE TRIVELLAZIONI GAS-PETROLIFERE IN VAL DI NOTO- SICILIA.

 

Il 16 e 17 dicembre, presso la Sala Gagliardi di Palazzo Trigona, in via Cavour a Noto- SR, avrà luogo la DUE giorni per fare il punto sulle trivellazioni GAS-PETROLIFERE nel Val di Noto.

 

 Due giornate ricche di Avvenimenti e Incontri, con un Grande Evento in Anteprima Nazionale:  la presentazione del Film-Inchiesta

 

“13 VARIAZIONI SU UN TEMA BAROCCO:BALLATA AI PETROLIERI IN VAL DI NOTO.

 

 Il Film e' stato realizzato dalla Casa cinematografica siciliana "Malastrada Film" utilizzando  il sistema www.produzionidalbasso.com, e dunque con il contributo di 641 coproduttori italiani (ma non solo) che hanno pre-pagato la produzione e la stampa del dvd.

 

Oltre alla presentazione nazionale del film, molti sono gli appuntamenti della due giorni.  ECCOTI  IL PROGRAMMA!!!

 

 

SABATO 16 DICEMBRE

-          Ore 09:00: Conferenza Stampa di presentazione del  film. Presenti gli Autori e i componenti del comitato No Triv.

-          Ore 10:00: Incontro con le Istituzioni ed il Comitato tecnico - scientifico - legale “No Triv”: dibattito sul tema dello sviluppo sostenibile nel Val di Noto;

-          Ore 15:00: Meeting delle opportunità: conferenza-dibattito sul Parco degli Iblei e sull’esperienza della Val d’Agri;

-          Ore 17:00: Assemblea dei Movimenti dei cittadini esistenti in Sicilia;

-         Ore 20:30: Prima Nazionale  del film: “13 variazioni su un tema barocco: ballata ai petrolieri in Val di Noto”;

DOMENICA 17 DICEMBRE

-          Ore 10:00: Incontro con gli autori del film: “Il dietro le quinte di un’esperienza unica nel suo genere”;

-          Ore 16:00: Meeting sulle energie rinnovabili: Incontro con Esperti Nazionali;

-          Ore 20:30: seconda serata della Prima Nazionale del Film:Proiezione del film: “13 variazioni su un tema barocco: ballata ai petrolieri in Val di Noto”.

 

Per informazioni e contatti:

www.notriv.it

www.malastradafilm.com

www.siciliantagonista.org                       

 

DIFFONDI PASSAPAROLA DIFFONDI !!!!!