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Dal 17 al 19
Aprile, si terrà a Siracusa il G8 Ambiente. A questo punto
avanzo una proposta al nostro Ministro. Il summit, invece di farlo
al Castello Maniace, perchè non lo fa un po' più a nord di Siracusa,
nel centro del triangolo della morte? L'ambiente siamo noi, noi siamo la gente che lo vive veramente. Noi dovremmo decidere come vivere il futuro. Francesco Di Martino ex componente Movimento di Base No Triv Noto
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17 to April 19, Syracuse will be held to the G8 Ambiente. |
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COMUNICATO 24 SETTEMBRE 2008 E’ stata deposita, in data 22 settembre 2008, presso il Tar di Catania, la relazione conclusiva sottoscritta dall’equipe di esperti, incaricati da quel Tribunale Amministrativo, di fare chiarezza sulla questione sollevata dal Comune di Vittoria in merito alle ricerche di idrocarburi gassosi effettuate della Panther Gas. Tale consulenza d’ufficio, in riferimento alla realizzazione del pozzo Gallo Sud, nel territorio di Ragusa, pone, finalmente, una chiara interpretazione della questione analizzando, in oltre 100 pagine, tutti gli aspetti tecnici che si sono, fino ad ora, prospettati e suggerendo interventi futuri. Uno dei principali temi del contendere è stata la “vulnerabilità” della falda acquifera presente nelle vicinanze del pozzo GalloSud ed il conseguente rischio di inquinamento. La Panther ha sempre sostenuto di avere un’approfondita conoscenza di tale rischio che, tuttavia, è stato sempre del tutto scongiurato grazie all’applicazione di determinati accorgimenti tecnici e di precise precauzioni. La relazione dei periti nominati dal TAR, perviene, così, all’affermazione secondo cui appunto : “la tecnica di perforazione proposta da Panther è di tipo standard, scelta dovuta alla maggiore confidenza dell’attività” poiché, come ha sempre sostenuto la società, in decenni di attività di perforazione nel territorio ragusano, mai si sono verificate problematiche di inquinamento della falda idrica . I tecnici della commissione sostengono, quindi, che “ il rischio di un suo inquinamento esiste, anche se è un rischio non quantificabile” – tuttavia aggiungono- con determinati accorgimenti “un controllo attento delle attività è in grado di scongiurarlo o minimizzarlo, come in tutte le attività similari” . Per dare maggiore forza a questo argomento la commissione entra nel merito dando alcuni suggerimenti per gli eventuali accorgimenti e precauzioni applicabili durante l’attività. Alcuni di questi, i più importanti, sono già previsti dal progetto della Panther, come l’utilizzo di acqua e bentonite, il monitoraggio dei fanghi, dei cementi e dei reflui mentre altre soluzioni integrative proposte, utili al maggiore monitoraggio della falda, sono considerate dalla Panther di facile e quindi di immediata attuazione proprio nell’intento di dimostrare, a qualunque livello, l’estrema attenzione con la quale la società ha operato sul territorio e la disponibilità ad aumentare il livello di attenzione-protezione dell’Ambiente. Infine si ritiene importante evidenziare che le conclusioni della consulenza tecnica d’ufficio, in nessuna parte, hanno rilevato la necessità di intervento del Comune di Vittoria nella procedura di VIA ( Valutazione di impatto ambientale) così come invece ha sostenuto il Comune per mesi e che la già nota vulnerabilità è intesa dell’intera falda acquifera , presente in tutto il territorio ragusano, e non - nello specifico- della sorgente Sciannacapurali, per la quale i CTU affermano :”che allo stato attuale delle conoscenze e dei dati disponibili non si evince se tale situazione – di paventata influenza negativa del pozzo- sia realmente verificabile”. Le risultanze dei CTU vengono quindi considerate positive dalla Panther sia in riferimento alla tematica secondo cui il Comune di Vittoria non era fra gli enti interessati dalla procedura di VIA e, soprattutto, in riferimento alla vulnerabilità dell’acquifero considerato comunque un rischio non quantificabile ma superabile con l’attuazione di accorgimenti tecnici già abituali e di facile attuazione ; a fronte, invece, di un grave danno economico dell’ordine di milioni di euro causato alla Panther dall’interruzione delle operazioni . Un “gravissimo pregiudizio economico” già riconosciuto dal C.G.A. di Palermo che, come si legge nel provvedimento, “Accoglie in parte” il ricorso della Panther individuando come “strumento idoneo , l’imposizione – al Comune di Vittoria- di una cauzione di 3 milioni di euro cui subordinare l’efficacia della misura cautelare concessa” . La Panther, coerentemente a quanto da sempre sostenuto, conferma la sua capacità di individuare ed applicare tutte le tecnologie necessarie, peraltro già provate da decenni di applicazioni similari nel territorio, ed ogni precauzione possibile al fine scongiurare ogni pericolo di inquinamento. |
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ULTIM'ORA Il TAR ha accolto le motivazioni addotte dal Comune di VITTORIA per la questione delle trivellazioni gas/petrolifere che vogliono fare in contrada Sciannacaporale (dove vi sono le sorgenti d' acqua che servono il Comune). Si tratta della stessa società, la Panther, che vuole perforare ad 1 Km. in linea d' aria da Noto in contrada Zisola (in arabo Zisola significa "La Splendida ") e dove una importante ditta vinicola toscana produce l' ottimo Nero d' Avola che porta il nome ZISOLA. Sono state molto utili le nostre documentazioni fornite al sindaco di Vittoria.
Dopo Noto
anche a Vittoria la potente multinazionale è stata bloccata,
nonostante che la Regione Siciliana non abbia emesso alcun
provvedimento di revoca, anche se promesso a suo tempo da
Cuffaro.
La
Panther però non demorde ed ha inoltrato ricorso, contro la
sentenza del TAR, al C G A (Consiglio di Giustizia
Amministrativa).
ANCORA UNA VITTORIA CONTRO LE PERFORAZIONI DELLA PANTHER Il Consiglio di Giustizia Amministrativa(C.G.A.) per la Regione Siciliana, decidendo sull´impugnazione proposta dalla Panther Eureka contro la sospensione delle operazioni di perforazione a Serra Grande, ha confermato la misura cautelare disposta dal Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.). Il giudice di secondo grado ha dunque riconosciuto le esigenze cautelari che hanno determinato lo stop ai lavori di perforazione. Si tratta di una nuova risposta positiva. Il C. G. A. ha confermato per intero la decisione del T.A.R. Registriamo che sono state respinte, o smentite, le tesi della Panther su: incompetenza, inesistenza di diritti del Comune sulla sorgente, mancanza di autorizzazioni, illegittimità della pronuncia del T.A.R. |
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MANIFESTIAMO CONTO LE TRIVELLAZIONI
La sentenza del T.A.R. che da il via libera alla Panther Eureka, dopo il colpevole silenzio della Regione sulla necessità della valutazione di impatto ambientale, non ci coglie di sorpresa né tanto meno rassegnati. Poca fiducia godiamo nelle istituzioni, che sono lì apposta per difendere gli interessi dei potenti, né ci saremmo aspettati che un organo burocratico, di qualsiasi natura esso sia, avesse spostato l’asse della bilancia a favore dei No-Triv. La decisione del T.A.R. dunque fa il paio con quelle prese a suo tempo dalla regione siciliana guidata da Cuffaro. E’ di un paio di settimane fa la notizia, fatta circolare dal Presidente della Regione, del varo di una legge che vieti le trivellazioni in tutto il Val di Noto. Ma dopo bluff mediatici e silenzi complici da parte del governo siciliano, non crediamo per niente in questa legge salva-faccia e allunga-brodo, anche perché sappiamo che il solo strumento decisivo a loro disposizione per risolvere la questione, è la revoca totale dei permessi di ricerca. Finché non ci sarà una risposta forte e piena di dignità da parte della gente comune, della cosiddetta società civile, a difesa del territorio, le uniche pressioni che la nostra amministrazione regionale prenderà in considerazione saranno quelle dell'Unesco, che minaccia l’esclusione del Val di Noto dai siti patrimonio dell’umanità. Con tutto il rispetto, non abbiamo bisogno che sia l'Unesco a dirci quanto vale la nostra terra, e la sua difesa non può continuare ad essere lasciata al dialogo fra le sole istituzioni ed organi similari, anche e soprattutto perchè questo tipo di dialogo non fa che alimentare un sistema, il sistema, che i problemi li crea. La lotta per l'auto-determinazione di un territorio non può essere delegata, tanto meno a chi ha priorità diverse dalla gente che quel territorio lo vive realmente, ogni giorno e senza nessun mandato. Facciamo quindi appello a tutti coloro che hanno a cuore le sorti di questa Terra, affinché la nostra risposta sia da subito chiara e decisa, invitandovi a scendere in piazza e mobilitarci contro questa vergogna!
SABATO 6 OTTOBRE PRESIDIO A RAGUSA PRESSO PIAZZA SAN GIOVANNI DALLE ORE 9.30
Promuovono la manifestazione:
Movimento di Base Notriv
Comitato contro gli sprechi e le devastazioni - Ragusa Anti-triv
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"Val di Noto è di tutti e non dei petrolieri e degli speculatori"
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COMUNICATO STAMPA
La recente sentenza del TAR che da il via libera alla Panther Eureka, dopo il colpevole silenzio della Regione sulla necessità della valutazione di impatto ambientale, non ci coglie di sorpresa né tanto meno rassegnati. Poca fiducia godiamo nelle istituzioni, che sono lì apposta per difendere gli interessi dei potenti, né ci saremmo aspettati che un organo burocratico, di qualsiasi natura esso sia, avesse spostato l’asse della bilancia a favore dei No-Triv. La decisione del TAR dunque fa il paio con quelle prese a suo tempo dalla regione siciliana guidata da Cuffaro. E’ proprio di questi giorni la notizia, fatta circolare dal Presidente della Regione, dell’imminente varo di una legge che vieti le trivellazioni in tutto il Val di Noto. Ma dopo bluff mediatici e silenzi complici da parte del governo siciliano, non crediamo per niente in questa legge salva-faccia e allunga-brodo, anche perché sappiamo che il solo strumento decisivo a loro disposizione per risolvere la questione, è la revoca totale dei permessi di ricerca. Finché non ci sarà una risposta forte e piena di dignità da parte della gente comune, della cosiddetta società civile, a difesa del territorio, le uniche pressioni che la nostra amministrazione regionale prenderà in considerazione saranno quelle dell'Unesco, che minaccia l’esclusione del Val di Noto dai siti patrimonio dell’umanità. Con tutto il rispetto, non abbiamo bisogno che sia l'Unesco a dirci quanto vale la nostra terra, e la sua difesa non può continuare ad essere lasciata al dialogo fra le sole istituzioni ed organi similari, anche e soprattutto perchè questo tipo di dialogo non fa che alimentare un sistema, il sistema, che i problemi li crea. La lotta per l'auto-determinazione di un territorio non può essere delegata, tanto meno a chi ha priorità diverse dalla gente che quel territorio lo vive realmente, ogni giorno e senza nessun mandato. Facciamo quindi appello a tutti coloro che hanno a cuore le sorti di questa Terra, affinché la nostra risposta sia da subito chiara e decisa, perché in pochissimi giorni la situazione potrebbe precipitare, ritrovandoci irrimediabilmente a dover affrontare ruspe e camion della compagnia Texana. |
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NO ALLE TRIVELLAZIONI, NO ALLO SFRUTTAMENTO.
Molto è stato detto e scritto sulla lotta contro le trivellazioni, dei perché diversi cittadini siciliani hanno intrapreso un percorso di opposizione, alla pretesa di alcuni, tra burocrati della regione siciliana, pescecani del petrolio, con la connivenza trasversale di elementi di partito di destra e di sinistra, di perforare la nostra Terra. Della dinamica storica che negli ultimi 2 anni ci ha visti in prima persona a dire no abbiamo speso fiumi di parole e di inchiostro; adesso ci sembra opportuno porre l’accento sul alcuni aspetti che riteniamo doveroso dover affrontare, per poter dare un respiro nuovo ai motivi della nostra opposizione. Siamo contro le trivellazioni perché se esse passassero, per l’ennesima volta le popolazioni siciliane si troverebbero a dover subire ulteriori devastazioni ambientali; devastazioni che porterebbero dietro di sé alcuni nefasti effetti che noi vogliamo evitare tenacemente. La loro presenza aumenterebbe gli appetiti di profitto di alcune lobbies, che pur di avere fette di torta da spartire sarebbero disposte a tutto; il pensiero facilmente si proietta agli interessi politico-mafiosi che nella nostra isola sono più forti che mai, ed il loro eventuale intervento creerebbe un ulteriore incancrenimento delle problematiche sociali dei nostri territori. E’ facile immaginare che la presenza di queste infrastrutture petrolifere farebbero accrescere in modo esponenziale il controllo e la repressione sia poliziesca che militare nelle nostre strade; questo perché la difesa di tutto ciò deve essere garantita sia dalle istituzioni sia dalle varie realtà politiche che svolgono il loro ruolo di difesa degli interessi di classe. Vi siete mai chiesti perché l’esercito italiano si trovava proprio a Bassora, in Iraq? Perché lì c’è l’ ENI che sfrutta i giacimenti petroliferi iracheni; questo è un esempio macroscopico di come profitto, economia, repressione e militarismo vanno d’accordo. Potremmo continuare con altri esempi, ma questo è solo un volantino e non possiamo essere esageratamente prolissi, però per chiudere vorremmo che all’interno di queste tematiche si aprisse un fronte internazionalista, cominciando a considerare che il problema non è solo nostro, ma che riguarda milioni di oppressi e di sfruttati del Sud del Mondo. Basti pensare alle popolazioni nigeriane che subiscono lo scempio nei loro territori da parte della nostra ENI e che altresì subiscono una pesante repressione politico-militare da parte del loro governo, complice degli interessi economici del capitalismo italiano. Alla luce di quanto scritto noi affermiamo che la lotta alle trivellazioni non è solamente un opporsi ad un atto che riteniamo un abuso nei nostri confronti, ma è uno dei molteplici aspetti della lotta contro il capitalismo ed il suo sfruttamento, e contro la concezione autoritaria e oppressiva della società del dominio in cui ancora oggi disgraziatamente ci tocca vivere. Per tutto questo riteniamo più che mai utile agire in prima persona nella conquista dei nostri diritti e delle nostre libertà, non delegando ad alcuno il nostro protagonismo diretto nella gestione delle lotte, perché la gestione delle lotte deve essere propedeutica alla futura gestione sociale del domani; per questo noi ci siamo costituiti in MOVIMENTO DI BASE, perché è dal basso che auspichiamo ci sia la vittoria delle nostre idee e dei nostri progetti societari, perché è dal basso che possiamo sconfiggere i programmi di dominio e di morte dei potenti.
Movimento di Base Notriv http://movnotriv.splinder.com/ movnotriv@libero.it
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Comunicato stampa - movimento di base "Notriv"
Circa dieci giorni prima della riapertura della cattedrale di Noto,
un articolo-appello del famoso scrittore siciliano Camilleri,
rilancia il problema della ricerca del petrolio in abito nazionale. |
INVITO E COMUNICATO STAMPA del 7/12/2006
PRESENTAZIONE DEL FILM-INCHIESTA CONTRO LE TRIVELLAZIONI GAS-PETROLIFERE IN VAL DI NOTO- SICILIA.
Il 16 e 17 dicembre, presso la Sala Gagliardi di Palazzo Trigona, in via Cavour a Noto- SR, avrà luogo la DUE giorni per fare il punto sulle trivellazioni GAS-PETROLIFERE nel Val di Noto.
Due giornate ricche di Avvenimenti e Incontri, con un Grande Evento in Anteprima Nazionale: la presentazione del Film-Inchiesta
“13 VARIAZIONI SU UN TEMA BAROCCO:BALLATA AI PETROLIERI IN VAL DI NOTO”.
Il Film e' stato realizzato dalla Casa cinematografica siciliana "Malastrada Film" utilizzando il sistema www.produzionidalbasso.com, e dunque con il contributo di 641 coproduttori italiani (ma non solo) che hanno pre-pagato la produzione e la stampa del dvd.
Oltre alla presentazione nazionale del film, molti sono gli appuntamenti della due giorni. ECCOTI IL PROGRAMMA!!!
- Ore 09:00: Conferenza Stampa di presentazione del film. Presenti gli Autori e i componenti del comitato No Triv.
- Ore 10:00: Incontro con le Istituzioni ed il Comitato tecnico - scientifico - legale “No Triv”: dibattito sul tema dello sviluppo sostenibile nel Val di Noto;
- Ore 15:00: Meeting delle opportunità: conferenza-dibattito sul Parco degli Iblei e sull’esperienza della Val d’Agri;
- Ore 17:00: Assemblea dei Movimenti dei cittadini esistenti in Sicilia;
- Ore 20:30: Prima Nazionale del film: “13 variazioni su un tema barocco: ballata ai petrolieri in Val di Noto”;
DOMENICA 17 DICEMBRE
- Ore 10:00: Incontro con gli autori del film: “Il dietro le quinte di un’esperienza unica nel suo genere”;
- Ore 16:00: Meeting sulle energie rinnovabili: Incontro con Esperti Nazionali;
- Ore 20:30: seconda serata della Prima Nazionale del Film:Proiezione del film: “13 variazioni su un tema barocco: ballata ai petrolieri in Val di Noto”.
Per informazioni e contatti:
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